QUANDO UN INVESTIMENTO IN SEO RISULTERA’ SICURAMENTE FALLIMENTARE
La SEO valorizza in ottica di visibilità sui motori di ricerca gli asset online e offline del business.
Un errore comune tra gli imprenditori e consulenti SEO è quello di pensare che senza tali asset si possa ottenere dei risultati in termini di traffico e lead organiche.
Gli imprenditori cercano una possibilità di guadagno “quick-win”, allo stesso tempo i consulenti accettano i lavori indipendemente dal ROI che essi possono generare. E un circolo vizioso che nel medio e lungo periodo rende perdenti sia l’imprenditore che il consulente. Il primo perde soldi, il secondo la reputazione.
In estrema sostanza un investimento in SEO non ha senso nel momento in cui l’azienda non sta funzionando a livello business, non possedendo o non valorizzando adeguatamente gli asset necessari.
Vediamo qualche esempio di casi SEO senza speranza:
- Un’agenzia in una nicchia competitiva (Servizi AI, Cyber Security) con pochi partner commerciali disponibili ad inserire gli articoli, citazioni, riferimenti, link
In questo caso servirebbe, prima di ingaggiare un consulente o agenzia SEO, capire il quadro business dell’agenzia e il suo ecosistema di partner, fornitori, clienti, eventi dove l’agenzia è presente etc. Senza tale ecosistema non c’è il potenziale di generare citazioni o link verso l’agenzia stessa.
Un altro possibile asset dell’agenzia sono i dati statistici e in generale le informazioni di alto valore che possono essere usate per produrre i contenuti unici con alta probabilità di essere linkati. Di nuovo, senza tale asset attività di cosiddetto link earning risulta impossibile.
Un investimento in SEO On-Page e/o in link (parliamo di guest post, o inserzioni link nelle pagine pertinenti) sicuramente non porterà nessun risultato (o addirittura penalizzerà il dominio) fin quando non sistemiamo gli asset business di cui sopra.
- Un sito affiliate con dominio scaduto comprato, con intenzione di investire in contenuti e link SEO, ma senza un modello di business dietro
Capita ricevere le richieste di ottimizzazione SEO dai siti che vogliono valorizzare un dominio scaduto, grazie al guadagno pubblicitario (affiliazioni).
Nel mentre la stessa tecnica di valorizzare domini scaduti continua ad essere efficiente lato SEO, essa necessita di un business model reale dietro. In poche parole esemplari:
Se hai comprato il dominio “ilmiovinoesemplare.it” con buoni link e storico, devi inserirci un e-commerce di vino, oppure un blog con authorship reale. Creare un blog con articoli fatti da copywriter low-cost e link da guest post pagati sono i soldi buttati.
Se hai comprato il dominio “dietaesemplare.it”, devi inserirci ad esempio l’app della dieta con il database di calorie online. Similmente al caso sopra, un blog senza connessioni e authorship forte non funzionerà.
Se hai comprato il dominio “ilviaggioesemplare.it”, devi creare un blog di viaggi con un autore reale, che racconta esperienze uniche, appetibili dal punto di vista dei link spontanei.
- Un sito editoriale senza strategia editoriale, un e-commerce senza strategia di vendita
Nel mentre un SEO expert può aiutarti nella definizione ed esecuzione della strategia editoriale o di vendita del prodotto, sperare che esso gestisca il tuo core-business al posto tuo è decisamente troppo ottimista.
Se sei un proprietario di e-commerce, devi azzeccare il prodotto giusto nella nicchia giusta, con timing giusto.
Se sei un proprietario di sito editoriale devi azzeccare contenuti giusti nella nicchia giusta, con timing giusto
L’esperto SEO non lo farà al posto tuo. Ottimizzare un sito editoriale o di e-commerce con la strategia core sbagliata non porterà a nessun risultato.
Conclusione:
Per ottenere i risultati SEO devi avere il tuo core business funzionante, o almeno semi-funzionante. Non trattare SEO come un brevetto facile. Sistema prima il tuo business, poi chiama un consulente SEO.